Biliardo e Tecnologia
Biliardo e Tecnologia
Il mondo del biliardo è stato sempre caratterizzato da un ambiente elegante e classico anche se ultimamente lo si finisce per associare a luoghi frequentati da … persone poco raccomandabili.
Le stecche costruite con legni pregiati e l’abbigliamento distinto dei partecipanti alle manifestazioni sportive hanno sempre reso al suo pubblico, un immagine di questo sport come fotografato in un periodo storico dallo stile intramontabile.
Se pur la costruzione delle stecche da biliardo, ha visto negli anni, l’introduzione di torni a controllo numerico e l’utilizzo di apparecchiature laser per la rifinitura dell’attrezzo, per quel che concerne la preparazione del giocatore ed il miglioramento della sua performance, non c’è mai stato uno approccio tecnologico che gli abbia permesso un’evoluzione prestazionale avvenuta in sport similari come ad esempio il golf.
Il settore di analisi biomeccanica dello Studio MPA (centro che si occupa di preparazione atletica e recupero da infortuni e problematiche posturali) per la prima volta ha analizzato il gesto motorio di un giocatore di biliardo.
Il soggetto in questione è il giocatore professionista Michelangelo Aniello. Il suo palmares parla chiaro e tra i molti trionfi vanta il titolo di Campione europeo a squadre (Sottelville 2005), Campione dei Mondo (Siviglia, 2006), Campione italiano (Saint Vincent 2011), Campione europeo (Brandeburgo 2015).Campione europeo a squadre (Herstal 2016).
Grazie al contributo della LM Italia, azienda che sponsorizza Michelangelo Aniello, lo Studio MPA ha potuto analizzare durante una seduta di allenamento il gesto tecnico del campione italiano attraverso un innovativo strumento di analisi motoria.
Bioval, questo è il nome della strumentazione, è costituito da dei sensori di movimento applicabili su punti di repere specifici, quali polso, gomito e scapola. Questi rilevano lo spostamento nello spazio, salvando su pc dati relativi alla velocità, ampiezza e precisione del gesto.
Questo studio è già stato effettuato su campioni di altre discipline sportive ed ha come obiettivo la descrizione scientifica del gesto perfetto e di conseguenza la possibilità di poter utilizzare tali dati per tutto ciò che può esser considerato una forma propedeutica sull’apprendimento corretto del gesto tecnico ed il migliormento o correzione dello stesso.
Questo studio potrebbe permettere il miglioramento della prestazione assoluta nel mondo del biliardo attraverso un approccio tecnologico.
Se solo pensiamo a quanto la tecnologia abbia portato alcuni atleti all’evoluzione del proprio sport, forse siamo davanti ad un passo importante per la crescita del biliardo attraverso il suo praticante.
Una lezione di biliardo in un futuro potrebbe esser oggettivata da dati strumentali concreti ed il migliormanto del singolo potrebbe esser tangibile.
Qui sotto presentiamo parte dei grafici emersi ed alcune riflessioni:
Il test è stato eseguito con un solo sensore di movimento applicato su polso dell’arto che impugna la stecca.
Sono state prese in analisi 3 tipologie di colpi: lo sfaccio, il giro e la garuffa.
Ogni tiro è stato eseguito per un numero totale di 10 ripetizioni. Di seguito verranno presentati sono casi eclatanti.
Il grafico rosso descrive il movimento di spostamento in avanti/dietro del polso rispetto al busto.
Il grafico verde descrive il movimento di avvicinamento/allontamento del polso rispetto al busto.
Il grafico blu descrive il movimento di intrarotazione/extrarotazione del polso rispetto al gomito.
GIRO (bilia battente su achito ed a 5 la battuta)
Nel tiro in questione è stato effettuato il punteggio di 10 facendo cascare esclusivamente il birillo rosso.
Si possono evidenziare 3 movimenti di brandeggio che portano ogni volta il polso nella posizione perfetta di partenza (quindi non esistono movimenti compensativi importanti).Nel momento dell’impatto del cuoietto sulla biglia tutti i grafici convergono nello stesso punto ed il gesto di rilascio tende a limitare al massimo la dispersione di energie non vantaggiose.
Qui sopra viene presentato lo stesso colpo con un brandeggio di soli 2 movimenti con errore nella conclusione.
L’elemento eclatante è che nel momento dell’impatto sono state acquisite compensazioni, che portano inevitabilmente ad un trasferimento delle forze non corretto.
Da questo esempio possiamo già dichiarare scientificamente che tanto meno il movimento di rollio (grafico verde) è presente, quanto più si potrà raggiungere una esecuzione precisa del colpo.
GARUFFA
Nel tiro in questione è stato effettuato un punteggio di 10 facendo cascare la fila di birilli.
Possiamo notare come se pur il il colpo sia differente, il grafico appare con caratteristiche molto simile al precendete.In questo caso durante il brandeggio si evidenzia un rollio coordinato agli altri grafici, probabilmente dovuto (dopo consulto con il giocatore) ad una ricerca maggiore dell’effetto da trasmettere sulla biglia battente.
Ad ogni modo nel momento dell’impatto nuovamente ci troviamo difronte ad una assouta precisione e coicidenza dei vari movimenti: Indice questo dell’assenza di compensi creati durante il gesto del brandeggio.
Qui sopra è nostro interesse evidenziare l’unico tiro che non ha portato a punti il campione italiano.
Per quanto possa esser evidente rispetto alla grafico precedente, su questo grafico un’assenza di sinergia, coordinazione (dato da un gesto spigoloso ed eseguito a singhiozzo) garantiamo che ad occhio nudo non sono state riscontrate delle differenze eclatanti nel gesto tecnico. Questo è dimostrazione che uno strumento di questo genere può evidenziare un compenso che visivamente non è percepito anche da un pubblico esperto.
SFACCIO
Nel tiro in questione è stato effettuato un punteggio di 12.
In questo caso una richiesta di maggiore forza nel colpo ha portato il nostro Michelangelo nella fase di brandeggio, a non tornare mai allo zero assoluto (situazione che negli altri colpi è stata una prorogativa costante). Nonostante tutto tutte le componenti di movimento evidenziano un’oscillazione ripetuta con assoluta precisione. Nel momento dell’impatto le stesse componenti non ri ritrovano precisamente nello zero assoluto.
Non sono stati evidenziati errori durante le 10 ripetizioni e quindi non è possibile in questo caso eseguire un paragone.
Per questo motivo verrà presentata un’esecuzione di un altro giocatore
In questo caso è visibile quanto le varie componenti del movimento non siano sinuose tra di loro.
Importante annotare quanto dopo il momento dell’impatto del cuoiietto sulla biglia le varie componenti di movimento non si stabilizzino come è capitato in tutte le esecuzioni del giocatore titolato.
NOTE DA DICHIARARE
Sovrapponendo i vari grafici in tutte le ripetizioni dei colpi (qualsiasi essi fossero) è stata riscontrata una differenza di massimo 3 gradi. Questo dimostra scientificamente che tutto ciò che si manifesta nella fase di preparazione al tiro è indice di ciò che avverrà in seguito. Quanto più le componenti si ripeteranno con margini compensativi minimi, quanto più la realizzazione del colpo avrà lo stesso esito.
Altro dato da evidenziare è che la velocità di esecuzione del colpo è inversamente proporzionale alla precisione. Per quanto uno sfaccio a più passate, richieda una forza importante, quella sviluppata dal nostro Michelangelo non è violenta ma debole rispetto alle aspettative. L’impatto sulla biglia è preciso e solo durante esecuzioni non perfette, la velocità del gesto si alza con dati rilevabili.
QUESTI SONO SOLO ALCUNI DEI DATI EMERSI. DATI CHE POTREBBERO ESSER UTILIZZATI COME ELEMENTI PER LA PROPEDEUTICA DI INSEGNAMENTO DEL GIOCO DEL BILIARDO. DATI CHE POTREBBERO SPIEGARE ERRORI NON VISIBILI AD OCCHIO NUDO. DATI CHE IN MODO ASSOLUTAMENTE SCIENTIFICO SPIEGANO LA DIFFERENZA TRA UN ESECUZIONE CORRETTA RISPETTO AD UNA NON CORRETTA E CHE QUINDI POSSONO FARE LA DIFFERENZA TRA UNA VITTORIA RISPETTO UNA SCONFITTA.
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