La metatarsalgia
Oggi lo Studio MPA affronta la metatarsalgia …
Metatarsalgia: cos’è?
La metatarsalgia (da non confondersi con la fascite plantare) è un’ infiammazione dei tessuti che stabilizzano le ossa che costituiscono la parte anteriore del piede. La dolenza è dovuta a condizioni patologiche di muscoli, tendini e legamenti che uniscono le ossa delle metatarso.
Cause
La metatarsalgia può manifestarsi per diversi motivi:
- sovraccarico
- sovrappeso
- disfunzioni articolari
- errori nell’appoggio del piede
- caratteristiche articolari congenite
- compensazioni attivate dopo un trauma.
Naturalmente in casi acuti le cause possono anche essere più di una.
Sintomi
La metatarsalgia può causare:
- dolore sulla parte anteriore del piede,
- gonfiore,
- debolezza muscolare,
- rigidità e difficoltà nell’attivazione della fascia plantare.
In una prima fase il sintomo di dolore lo si percepisce solo durante la fase di parico del piede. Quando l’infiammazione è più acuta il dolore si può percepire anche a riposo ( in scarico). Tutte le problematiche del piede sono molto fastidiose e lunghe nel recupero perchè risulta molto difficile creare una situzione di riposo vero a proprio. Infatti già solo nello stare in piedi si mette in tensione la fascia plantare. E’ da evidenziare il fatto che se non si effettua un lavoro di disinfiammazione, il dolore tende a ripresentarsi non appena torniamo a sforzare l’arto. In questi causi si rischia di cronicizzare la problematica.
Rimedi
In fase acuta e quando non c’è la possibilità di stare a riposo può essere utile utilizzare calzature comode e con un buon differenziale. Ricordiamo però che questo approccio è comunque palliativo e ci aiuta solo a sentire meno dolore. È importante su una problematica come la metatarsalgia, essere tempestivi ed iniziare un terapia disinfiammatoria poiché sono problematiche difficili da guarire. Per andare a lavorare sullo stato infiammatorio consigliamo di utilizzare terapie strumentali quali ultrasuoni, biofeedback, magnetoterapia.
Consigliamo sempre un esame posturale oggettivo. Molti recuperi non raggiungono il risultato sperato perchè le problematiche arrivano da tensioni dei piani superiori e il lavoro sul piede può esser insufficiente. In primo approccio, la terapia strumentale è la migliore. Questo perchè in molti casi anche solo al tatto, la zona è ipersensibile ed una digitopressione inizalmente può essere più fastidiosa e sgradevole. L’unico approccio manuale iniziale è quello fasciale. Successivamente si possono svolgono le terapie manuali come la massoterapia per andare a detendere le fasce muscolari interessate e l’osteopatia per andare a riorganizzare i micromovimenti dell’ articolazione del piede.
Come prenotare una visita con lo Studio MPA
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