Recupero Post Operatorio dell’anca
Oggi lo Studio MPA parla di recupero post operatorio dell’anca …
L’anatomia dell’anca
L’anca è situata a livello del bacino, collega testa del femore e cavità acetabolare. Ha due superfici articolari tenute a contatto da una capsula fibrosa rinforzata da legamenti. È una delle articolazioni più mobili del corpo.
Permette:
- flesso-estensione
- adduzione-abduzione
- intrarotazione-extrarotazione
- circonduzione.
Proprio a causa della sua grande mobilità sopporta carichi notevoli ed è spesso soggetta a patologia degenerativa. L’artrosi dell’anca si manifesta principalmente sopra i 50 anni, ma non è rara su soggetti anche più giovani. I sintomi sono dolore all’articolazione e alle catene muscolari che interagiscono con la stessa. Quando il problema diventa più serio è possibile riscontrare un deficit di movimento fino ad arrivare ad essere impossibilitati ad eseguire le normali attività quotidiane. L’evoluzione della patologia molto spesso porta a doversi sottoporre ad intervento chirurgico a cui è indispensabile una fase di rieducazione per poter tornare il più in fretta possibile alla condizione di salute. È di fondamentale importanza un approccio di co-working terapista e chirurgo. È quest’ultimo infatti che darà il via alla rieducazione e che terrà sotto controllo il processo di guarigione.
Rieducazione secondo lo Studio MPA
La fase di recupero post intervento dell’anca deve essere incentrata per la tonificazione muscolatura, aumento della mobilità articolare e capacità condizionali e coordinative.
Terapia strumentale
La prima fase sarà incentrata sul raggiungere una forma tale da poter iniziare gli esercizi. Questa prima fase sarà composta da terapie fisiche strumentali al fine di andare a disinfiammare i tessuti lesi e ad andare a drenare i tessuti per velocizzare il recupero. In questa fase si utilizza principalmente magnetoterapia, biofeedback ed ultrasuoni. Manualmente potrà essere utile eseguire dei pompages dell’articolazione al fine di ossigenare la zona.
Terapia manipolativa
La seconda fase di recupero post intervento dell’anca sarà simile alla prima diminuendo l’azione delle terapie fisiche strumentali e inserendo della mobilizzazione passiva. Alla fine di questa fase si inizierà a camminare senza l’aiuto di sostegni esterni e sarà molto utile un percorso di RI-introduzione alla camminata. In questa fase nel nostro studio è possibile effettuare un esame posturale per avere dati oggettivi da andare poi a confrontare in seguito durante il recupero. In questa fase un lavoro fasciale osteopatico e massoterapico è molto importante.
Esercizio fisico guidato
La terza ed ultima fase è composta da esercizi in palestra al fine di andare a rinforzare i muscoli e ad ottenere i range di movimento persi. È di fondamentale importanza farsi seguire in questa fase da specialisti poiché un esercizio effettuato in maniera sbagliata può risultare dannoso. Gli esercizi principali sono:
- Flesso estensione del piede
- Circonduzione del piede
- Flessioni del ginocchio da posizione supina
- Esercizi di rinforzo isometrici
- Abduzioni e adduzzioni Dell’anca con e senza elastico
Questi esercizi possono essere incrementati di intensità e durata previo consenso ortopedico. A questo punto il paziente sarà pronto a affrontare la vita quotidiana in completa autonomia.
Come prenotare una visita con lo Studio MPA
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