Il singhiozzo nel neonato
Oggi lo Studio MPA parla di singhiozzo nel neonato …
Cos’è il singhiozzo
Il singhiozzo è un fenomeno dovuto a contrazioni ripetute e involontarie del diaframma.
Sul neonato è molto diffuso . Quando si manifesta nel neonato naturalmente porta ad un periodo di pianti e insofferenza da parte dei piccoli che non potendo comunicare il disagio, per ore piangono senza far differenza tra notte e giorno.
Il più delle volte si risolve senza grandi ripercussioni.
Le cause
Le cause possono esser molteplici ma principalmente possiamo definire 2 tipologie:
- difficoltà nella digestione del latte materno e sopratutto artificiale
- tensioni della dura madre
Il neonato in molti casi si trova ad avere difficoltà nel digerire il latte. Con alte percentuali il latte artificiale può portare al singhiozzo nel neonato proprio perchè meno facilmente digeribile.
In molti casi la problematica può esser data da una disfunzionalità delle osse craniche nel loro normale movimento. Infatti sono diversi i casi in cui la disfuzione dell’articolazione sfenobasilare può attivare dei processi degenerativi. Se non esiste un buon movimento fasciale, la diretta conseguenza sarà poca circolazione di sangue in zona.
I sintomi
I sintomi sono facilmente leggibili:
- movimento sussultorio classico del singhiozzo
- rigidità addominale
- pianto
- irritabilità del bambino
- sonno disturbato
I rimedi
Come detto precedentemente, è fondamentale confrontarsi con il pediatra che attraverso una visita accurata potrà comprendere se il singhiozzo sia troppo sollecitante per il neonato . Nuova volta compresa la causa e la condizione è anche possibile integrare la terapia medica con quella osteopatica attraverso un approccio craniale sensoriale.
Il consiglio che diamo è quello di evitare nella fase della poppata o nel biberon che il neonato si possa attaccare con troppa foga perchè troppo affamato. In questi casi si può osservare come nella suzione il bebè introduca anche molto ossigeno e questo naturalmente porta problemi. Aria nello stomaco porta difficoltà varie. In questi casi si cerca di non arrivare al punto in cui il neonato abbia particolarmente fame. Ricordiamo sempre simpaticamente che i sensore del livello della fame nel neonato non è cosi attendibile e che quindi da un momento all’altro il piccolo possa accorgersi della fame cominciando a piangere come se stesse per morire di fame. Il trucco è quindi di cercare di anticipare questo momento, facendo si che il bebè non abbia la voracità aggressiva.
Altre problematiche
Come per il singhiozzo, l’osteopata può intervenire con integrazione dell’approccio medico pediatrico anche su altre problematiche come:
Ricordiamo che l’approccio osteopatico deve esser eseguito da professionisti che si sono specializzati in questo ramo, e comunque, è sempre un intervento integrativo e non sostitutivo a quello del medico.
Può esser utile la lettura di bilancio di salule ostepatico per comprendere come possa integrarsi il lavoro dell’osteopata sul classico bilancio di salute pediatrico.
L’approccio dello Studio MPA
Lo Studio MPA si presenta al pubblico con un approccio multidisciplinare. Il Prof. Alessi, titolare della struttura, infatti collabora con differenti professionisti che interagiscono: osteopata, nutrizionista, iridologa, psicoterapeuta, logopedista ed istruttore Yoga.
Come prenotare una visita con lo Studio MPA
Puoi prenotare una visita a Rivoli sotto casa tua. Infatti basta:
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